La direzione appare avviata , l'integrazione dei sistemi di gestione appaiono un obiettivo ormai irrinunciabile per le aziende al fine soddisfare le esigenze delle proprie parti interessate.
La norma ISO 9001 è stata l'apripista alla definizione di protocolli che consentono di modellare e applicare, in una qualsiasi organizzazione, un sistema di gestione riconosciuto a livello internazionale.
Successivamente si sono sviluppati altri modelli di sistemi di gestione ma quelli che insieme alla ISO 9001 hanno incontrato le esigenze delle parti interessate sono la ISO 14001 (ambiente) e la ISO 45001 (sicurezza sul lavoro).
Per un'azienda che deve confrontarsi ogni giorno con un mercato in continua evoluzione, scegliere di dare la priorità alla "qualità" della propria attività, alla prevenzione attuando modelli organizzativi e gestionali per l'ambiente, la salute e sicurezza sul lavoro, può essere una decisione di grande lungimiranza e oculatezza.
Infatti, la scelta di dare evidenza alla qualità dei prodotti/servizi offerti, al rispetto dell'ambiente, alla gestione della sicurezza sul lavoro , oltre che un'occasione di sviluppo della propria organizzazione, può rappresentare un elemento distintivo nei confronti di aziende concorrenti e contribuire ad aumentare la propria autorevolezza e immagine nei confronti dei potenziali clienti.
In alcuni casi tali scelte diventano requisiti obbligatori o che comunque determinano una selezione o il mantenimento della propria presenza sul mercato , come ad esempio la marcatura CE dei prodotti da costruzione, la marcatura CE delle strutture in acciaio e alluminio (EN 1090).
Altri fattori distintivi per competere sul mercato o per lavorare in un certo tipo di mercato sono: la scelta di un sistema di gestione qualità della saldatura conforme alla EN 3834 o alla EN 15085 (per il settore ferroviario), sistemi di gestione per la qualità nel settore automotive ( IATF 16949) o sistemi di gestione sicurezza stradale ( EN 39001). Di notevole impatto risulta l'implementazione di un sistema di gestione basato sulla norma EN 31000 (Risk Management) e che caratterizza la ISO 9001:2015.
L'approccio sistematico al tema del "rischio" è riportato ovunque nella nuova norma. Che cos'è il rischio? "La minaccia o la possibilità che un'azione o un evento produca effetti favorevoli o avversi in un'organizzazione permettendo o meno il raggiungimento degli obiettivi".
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Ma cosa è un sistema di gestione , se non l'insieme delle responsabilità, processi , risorse e procedure atte raggiungere gli obiettivi di qualità piuttosto che di rispetto per l'ambiente o di sicurezza sul lavoro, che un'organizzazione si è prefissato.
Lo scenario competitivo di oggi non permette a nessuna azienda di adagiarsi sugli allori. E' necessario verificare continuamente l'efficacia e l'efficienza della propria organizzazione e sempre più frequentemente si decide che occorre modificarla, migliorarla.
Oggi, parlare di riorganizzazione , significa intraprendere la strada del Business Process Reengineering (BPR), ovvero riprogettare le attività aziendali attraverso un'analisi critica dei cosidetti "processi di business".
Tali processi riguardano ad esempio come si pianifica, come si acquista, come si progetta, come di industrializza e si produce, come si vende e si consegna. Negli ambienti manageriali il BPR è oggi universalmente riconosciuto come il più efficace approccio riorganizzavo. Gli obiettivi prioritari di un BPR ricadono generalmente tra i seguenti: recupero della competitività verso i concorrenti, riduzione costi di struttura, ottenimento di un importante vantaggio competitivo.
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